Domenica 9 giugno ore 23,30 circa… la porta magica di DanzaTrevi si è richiusa, lasciando fuori i festeggiamenti e tanta voglia da parte di tutti di scaricare l’adrenalina e la tradizionale ansia da saggio.
Quando a dicembre ho pensato a questo spettacolo avevo l’idea di tornare alla classica fiaba in musica e danza poi, come sempre, mi sono lasciata prendere la mano dalla fantasia ed è venuto fuori questo mix di fiabe, pensieri e riflessioni.
Cosa dire? Sono completamente appagata da ciò che la squadra di DanzaTrevi è riuscita a portare sul palco.
“Crescendo” ho imparato (sempre troppo poco sicuramente) ad affidarmi alle persone che ho scelto e questo saggio è la conferma che funziona davvero.
Scritto il racconto, scelte le musiche (tranne i brani hip hop che ho lasciato a Sergio per permettergli di seguire il suo progetto) ho inviato tutto a Titti e Guendina per un feedback e poi…l’ingranaggio ha cominciato a mettersi in moto.
Reby, Vale, Fede, Sergio si sono gestiti il lavoro; io, dopo qualche dubbio iniziale, ho assegnato le parti alle mie meravigliose bimbe e da lì all’apertura della porta magica a teatro è stato un attimo.
Guardando indietro superficialmente, questi tre mesi di preparazione sono scivolati via in maniera abbastanza fluida senza grossi intoppi.
Osservando con il cuore di DanzaTrevi si vede che in realtà di difficoltà ce ne sono state ma il nostro essere uniti e solidali ci ha fatto superare tutto con il sorriso.
La metafora della porta magica, in questo periodo più che mai, ci ha permesso di realizzare che entrare dentro DanzaTrevi non risolve, non elimina, ma fa stare meglio.
Si chiudono fuori i piccoli e grandi problemi e si sta bene…si studia, si suda, ci si lamenta ma si vive qualcosa di così speciale che, quando si esce, continua a darci la carica fino alla nuova lezione.
Ecco perché la porta di DanzaTrevi è magica… anzi ecco perché attraverso la porta, si entra nella magia di DanzaTrevi.
Giugno, per le scuole, è per tradizione tempo di valutazioni e giudizi; personalmente non amo questa fase perché nessuno merita di essere “incasellato” in una frase che sicuramente non permette di comprendere chi si ha di fronte.
Volendo però giocare con il concetto mi permetto di andare controcorrente e di dare addirittura un voto a tutti noi di Danzatrevi: 10 meno.
10 perché abbiamo raggiunto completamente il nostro obiettivo, meno perché la perfezione non mi piace ma soprattutto perché, con questo meno, vorrei regalare a tutti quelli che hanno DanzaTrevi nel cuore la possibilità di “togliere qualcosa che non va”… un meno per rendere più positivo il nostro mondo.
P.s.: W il 🐺 alle nostre ballerine speciali (Matilde Claudia Federica Martina Alessia Giulia Melissa) e a Vale per gli esami di domenica 🐞.
Grazie ai genitori per la pazienza e la fiducia, grazie alle mie ragazze belle e brave fuori e bellissime dentro; grazie a chi ha collaborato per far funzionare l’ingranaggio prima e durante: Alessandra, Elisa, Alessia su tutte per il “comparto mamme”; Paolo e Mirko per il teatro.
Grazie al Sindaco, Ferdinando Gemma, per aver vissuto con noi questi momenti e alll’amministrazione comunale che ci supporta e ci permette di lavorare nel modo migliore.
Grazie alla Presidente Lorella che tutto risolve sempre, grazie a Titti per tutto quello che fa (per danza e non solo), grazie a Manu, che, anche quando non partecipa “attivamente“, c’è e si sente.
Grazie a Sergio per la sua serietà e passione, grazie a Reby che a volte mi sembra di trascurare ma spero percepisca il non detto.
Grazie a Fede e Vale… pezzi del (mio) ❤️ di Danzatrevi.