Il teatro Clitunno di Trevi fu costruito nel 1874 su progetto dell’architetto Domenico Mollaioli, autore anche del teatro di Norcia. Il finanziamento dell’opera fu a carico del Comune, dei cittadini più abbienti e della Congregazione della Carità.
Venne inaugurato nel 1877 con un’opera di Gaetano Doninzetti: la Maria di Rohan.
Nello stesso anno fu arricchito con un bellissimo sipario, opera del perugino Domenico Bruschi, che vi dipinse la visita dell’imperatore Caligola al Tempietto del Clitunno.
Sulla facciata è presente un’epigrafe dedicata a Tiberio Natalucci, illustre cittadino di Trevi, uomo politico e musicista.
Il teatro divenne presto il centro della vita sociale cittadina; fu oggetto di un primo restauro di un certo rilievo nel 1932, quando furono ristrutturati il boccascena, i camerini e si rifece l’impianto elettrico.
Nel 1950 venne trasformato in cinema e da quell’epoca iniziò un lento degrado.
Alla fine del 1987 sono stati avviati i lavori di restauro finanziati con i fondi FIO 1984 – FIO 1986 per il programma di recupero artistico e funzionale dei teatri storici dell’Umbria, che hanno portato il teatro a nuova vita, restituendolo alla sua funzione di centro di riferimento per la società e la cultura cittadina.
La ristrutturazione ha interessato la stessa piazza del Teatro.
Dal 29 maggio al 13 giugno 1993 si sono susseguite interessanti manifestazioni per la riapertura del teatro che hanno coinvolto anche la nostra Scuola, con la serata di martedì 1 giugno interamente dedicata alla danza classica e moderna, organizzata e diretta da Erica Ravagli.
L’interno del teatro è una vera e propria ‘bomboniera’, con bella platea, due ordini di palchi e un loggione, per una capienza di poco superiore ai 200 posti, che lo fanno annoverare tra i teatri da camera dell’Umbria (strutture teatrali con posti compresi tra i 200 e i 400).